\paperw9000 \margr0\margl0 \plain \fs20 \f1 \fs24 Simbolo della \b \cf4 \ATXht13121 Francia del \i Grand siΦcle\b0 \i0 \cf0 \ATXht0 e dellÆassolutismo nellÆEuropa dellÆAntico Re
gime, Versailles Φ oggi la cittα capoluogo del dipartimento di Yvelines. Posta a 15 km dal centro di Parigi, fa parte dellÆagglomerazione della capitale francese ed Φ un importante centro turistico e residenziale, nonchΘ sede di alcune industrie.\par
La
cittα si svilupp≥ dalla fine del secolo 17░ come residenza reale, dopo che il 7 maggio 1682 \b \cf4 \ATXht13221 Luigi XIV\b0 \cf0 \ATXht0 vi ebbe fissato la sede della corte e del governo. NellÆepoca dellÆegemonia francese sullÆEuropa, Versailles diven
ne dunque uno dei luoghi-chiave del sistema di governo introdotto da Luigi XIV.\par
ôRe Soleö, che scelse i suoi collaboratori tra i borghesi e ridusse lÆantica feudalitα a ônobiltα di corteö, obblig≥ questa nobiltα a fare da brillante comparsa a Versai
lles, mentre nelle province, giα da essa governate, il potere pass≥ nelle mani dellÆintendente regio. Da questo punto di vista il coronamento della politica di Luigi Φ costituito proprio dalla creazione di Versailles e dalla estrema cura che regolava la
vita di corte.\par
La grande opera interna di Luigi fu infatti completata dal favore accordato alle arti e alle lettere: la corte fu allora, veramente, al centro dellÆintensissima vita culturale francese. Luigi trasport≥ a Versailles la collezione di di
pinti (circa 100) raccolta dai predecessori a Fontainebleau e lÆarricch∞ grandemente: il ôCabinet du roiö ammont≥ a 1.500 opere; incremento simile ebbero le raccolte di pietre incise, di medaglie, di libri, di disegni e dÆincisioni.\par
Luigi assicur≥ c
os∞ alla Francia il possesso di inestimabili tesori dÆarte, che ancora oggi possiamo ammirare in una Versailles che, topograficamente, mantiene nella sua parte centrale (ai cui margini si sono affiancati nel 19░ secolo quartieri industriali di pianta men
o regolare) una configurazione molto regolare secondo uno schema scenografico caro al Barocco, con tre strade principali convergenti da lati diversi sulla piazza dÆArmi, vastissima piazza che fronteggia il Castello. A Nord Est della parte centrale, il qu
artiere cittadino dellÆepoca di Luigi XIV ha per centro la piazza Hoche e la chiesa di Notre-Dame (J. H. Mansard, 1684).\par
Sotto Luigi XV fu costruito il quartiere sud intorno alla chiesa di Saint-Louis (1742-54), oggi cattedrale. Il primo nucleo del
Castello fu un padiglione di caccia eretto da Luigi XIII (1624), restaurato e ampliato (la ôcour de marbreö) da Luigi XIV dopo il 1661. Nel 1668 L. Le Vau rivest∞ tre lati di questo edificio con nuove costruzioni, elevando unÆampia facciata sul lato del
parco, la cui sistemazione era stata iniziata nel 1666 da A. Le N⌠tre, che ne fece il capolavoro dei giardini alla francese, decorandolo di splendide fontane e di statue. Nel 1678 J. H. Mansard trasform≥ il Castello verso i giardini: la costruzione di L.
Le Vau, modificata, divenne la parte centrale di un vasto complesso. A partire dal 1687 fu costruito il Grande Trianon.\par
Verso il 1690 il castello ebbe il suo aspetto quasi definitivo. Vi fu aggiunta in seguito la cappella (J. H. Mansard e R. de Cot
te). Sotto Luigi XV, nuovi ampliamenti furono fatti da G. Gabriel, che costru∞ anche il classicheggiante Piccolo Trianon (1766), nel cui parco Φ il celebre \i Hameau\i0 (villaggio) di Maria Antonietta. Luigi Filippo inizi≥ il restauro del Castello e lo
trasform≥ in museo (galleria delle Battaglie, galleria degli Specchi); vi si conservano importantissime opere dÆarte fra le quali quadri di David, Delacroix, Gros, ritratti di Nattier e Rigaud.\par
Questa concentrazione di simboli e di ricchezze spiega
il ruolo assunto da Versailles nel corso di vari momenti storici successivi al \i Grand siΦcle\i0 . Il 5 maggio 1789, in una sala espressamente costruita, si riunirono gli Stati generali: un evento assai importante per la \b \cf4 \ATXht13271 Rivoluzione
francese\b0 \cf0 \ATXht0 . Il 6 ottobre 1789 Luigi XVI, scortato dai Parigini giunti tumultuosamente a Versailles la vigilia, lasci≥ con la famiglia il Castello. Ma da allora ebbe inizio la decadenza della cittα: la popolazione, di 60.000 abitanti allÆin
izio della Rivoluzione, scese a 36.000. Fu \b \cf4 \ATXht14241 occupata dai Tedeschi nellÆottobre 1870\b0 \cf0 \ATXht0 , e il 18 gennaio 1871 \b \cf4 \ATXht14221 il re di Prussia fu incoronato imperatore di Germania\b0 \cf0 \ATXht0 nella galleria degli
Specchi del Castello. Poco dopo lÆAssemblea nazionale, lasciata Bordeaux, vi si stabil∞. Alla fine della \b \cf4 \ATXht152121 prima guerra mondiale\b0 \cf0 \ATXht0 , Clemenceau volle che il trattato di pace con la Germania, detto di Versailles, venisse f
irmato (28 giugno 1919) nella galleria degli Specchi.